venerdì 8 aprile 2011

fogli tirati via da pagine già pubblicate#1

Per eventuali varianti extratestuali: Charlie Haden al contrabbasso e
Keith Jarrett al pianoforte. Il pizzicato di contrabbasso spazialmente
decuplicato da Luigi Nono in "Quando stanno morendo -diario polacco
numero due" (silenzioso come un' abisso -la sua voce è come quella del
tuono). La performance interdetta di Charlie Mingus avente per tema
dichiarato un congetturale qualunque figlio della moglie di Freud nel caso
che questa fosse stata sua mamma.
Inseparabili forse senza neppure sfiorarsi gli elementi di un sistema
planetario o costellazione -sicuramente perversi; ne impona se il nome
designasse una contea, un personaggio, una posizione dell ' atto amoroso.
Cervantes era già lì, in un fiorire di nomi, in una girandola inarrestabile
di eventi. La novella ennesima di un decameron, riscritta in una delle
ultime conferenze, leggerezza:«e sviluppatosi da loro se ne andò»., A
mezzo di mimesi redistribuiti i pesi, data una tensione ai limiti del
sopportabile e oltre -il "lavoro", in vista di una liberazione quel che se ne
fece. In strettissimo collegamento con il male, senz'altro irredimibile
questo, nel duplice aspetto del dolore subito o comunque agito -tale il
sottofondo, quasi verrebbe da dire il supporto. La scrittura ne spezza il
cerchio fisso, chiuso e dolente, ne oltrepassa l 'identità, per disegnare una
curva che si chiude indefinitamente sul vuoto -Essere: un sinonimo di
uno fra i possibili regimi di dispersione.
Un provocantissimo nastro bianco serpeggia fra le sinuosità abissali della
valle. Di come venga scaricata istantaneamente ogni pesantezza, nel
senso preciso e dettagliato del peso fisico dell ' esistenza, della stessa
esistenza come peso fisico -se vi sia un cammino verso la divinità, bianco
sentiero fra le nubi o strada nel bosco; posto che al romanzo come modello
o accenamento di identità subentri un movimento inverso, o l'inversione
pura del movimento e dei modelli connessi: efflorescenzeed effervescen-
ze in un continuum che non giunge mai a interruzione energia che fluisce
senza legami. Contro una lettura lineare ed una concezione tutto sommato
oppositiva della catastrofe come avvento dell 'instabilità, 1 'idea della
stabilità stessa in quanto catastrofe. Soggettivismo, forse, nella teoria
dell'informazione di Von Foerster, ma sotto la species dell'aleatorio e
dell'indeterminato, l'ora dei pupazzi e della tv dei ragazzi, di robi e
quattordici e della gallina trictrac, tutto intorno il veleno; fine della
trasmissione. Sogni d'oro. Per cosl dire. In una città di nient'altro chesibile di cui continuamente si è fatti a segno, riportate contro ostacoli più
o meno immaginari continuamente frapposti. Sia il respiro immagine
endogena dell ' energia, soffio vivo che percorre quell 'unico muscolo che
è il corpo. Il respiro della quiete; questa quiete che fiorisce, senza la quale
il respiro sarebbe tutt'al più episodio di graduale soffocazione, questa .
quiete che è il respiro stesso di cui il respiro è il senso. In ogni particella
di dolore ricordare che (forse di là dai secoli) il male si cancella, (la sua
distruzione procede con essa? procede con essa). Organi addestrati chissà
come alla meditazione non si lasciano ingannare da sani mortali pragma-
tismi uditi articolarsi in sere estive ormai lontane in pizzerie o in aule
semibuie, nonostante fuori scintillasse in una tremula fissità la luce
mattutina, una volta assimilata una sapienza o che sia nulla avente a che
fare, dal corpo, oda una delle innumerevoli rappresentazioni chiamate
con questo nome -un' assassinio in una fiaba orientale -una fantasia in blu .
di Prussia -la storia reale, che è quella di una vecchietta, in gioventù
ingravidata nottetempo da una statua (tutto si svolge per occultamento di
autocitazioni, affastellamento di vocaboli e prospettive).
Fuori dal tempo l'oggetto acustico spaziale, costituito da un magma
inestricabile di contrappunti. Bloccato il tempo nel ruotare dei canoni,
una dramrnatùrgia reinventata tramite i carillons, che effettuano velatu-
re timbriche sovrapponendosi ad altri contrappunti -Non sono i sogni che
interpretano la realtà, è la realtà che interpreta i sogni; così s ' amò fra se
e se, dandosi il meglio di se con atti interni mobili e mutanti, diventando
I'incontornabile superficie di numerosi sessi possibili, seguitando di
sentiero in sentiero, oltre i mutevoli confini della stessa immaginazione
senza termine piegati, ripiegati, dispiegati -beve oro gelido il suo respiro,
sconfessata tra le altre la maschera dell'io; la linea del profilo angelica,
fra Perugino e Raffaello, il nome un caldo liquido ove l'anima si perde,
una sfera le si inarca, di taglio pressoche africano e tropicale al fondo della
schiena appena sotto la svasatura dei fianchi; puppenspiel, ove si finga,
per esprimerla, una disperazione vera; il giovane suicida alla prima scena,
un doppio espiatorio di barbablù, indi il vecchio, per definizione postu-
mo, che si pone, oltre la tragedia. Si tenga prezioso I'edonismo sonoro,
si valuti come il vero sia frutto accidentale ed episodio interlocutorio di
un lungo processo di simulazione. Si riguardi al millimetro l'aspetto
cosiddetto percettivo, le mutazioni della materia sonora come pura
questione di velocità quale si muta la sabbia in porcellana. Proiezioni
mitiche di Psiche le sue sorelle e la sua stessa discesa verso la luce ove si
perde, luogo in cui la geometria prevale e tutto ha un suo doppio


allucinazioni, deleterie alquanto. E nient'altro. Ferite: l'assassinio invi-